Santa Chiara ai tempi del Coronavirus: tutto sotto controllo ma mai abbassare la guardia!

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Nei giorni scorsi sono stati effettuati test sierologici e tamponi orofaringei per la rilevazione del virus da Covid-19 a tutti gli ospiti e operatori della RSA S. Chiara, circa 130 in tutto, alcuni ripetuti una seconda volta. Tutti i referti hanno dato esito negativo e questo è un risultato importante che sta a dimostrare l’efficacia delle misure di protezione adottate per la tutela della salute degli oltre 70 anziani residenti anche se, come ben sappiamo, non si può mai abbassare la guardia, il virus è altamente contagioso, sempre in agguato e come abbiamo visto le RSA possono diventare in poco tempo dei tragici focolai di contagio.

Sono state misure adottate in parte in via anticipatoria rispetto a quelle che poi sono state le indicazioni dettate anche a livello nazionale e regionale e in parte decise sulla base di valutazioni autonome interne e – comunque – in accordo con l’ amministrazione comunale. Comprendiamo come specialmente all’inizio ci sia stato qualche malcontento tra gli anziani e tra i familiari, ma come si dice, occorre fare di necessità virtù.

Di seguito rendiamo noti gli interventi e le misure messe in atto dall’inizio dell’emergenza nella nostra zona:

  • Dal giorno 25 febbraio 2020 gli accessi ai familiari e visitatori sono stati limitati a quattro ore al giorno, due ore al mattino e due ore al pomeriggio, istituendo nel contempo tre check point di controllo nei nuclei.
  • Dal 5 marzo sono stati sospesi i corsi AFA.
  • Dalla mattina del giorno 8 marzo l’accesso ai visitatori è definitivamente chiuso e limitato ai soli operatori della RSA (dal 5 marzo era stato ridotto ulteriormente l’orario di accesso per i familiari).
  • Dal giorno 8 marzo è stato sospeso anche il servizio di Centro diurno; sempre dalla stessa data sono stati chiusi gli ambulatori medici per esterni che si trovano all’interno della RSA.
  • Il giorno 9 marzo 2020 è stata realizzata una zona con due camere dedicata all’isolamento di eventuali casi sospetti o riconosciuti Covid-19 in attesa della presa in carico da parte del S.S.R.
  • Il 10 marzo è stata allestita nei locali dell’ex teatro una zona con sei letti per l’eventuale permanenza forzosa del personale in struttura.
  • L’11 marzo è stato modificato l’accesso agli spogliatoi del personale femminile prevedendo un ingresso diretto dall’esterno e l’uscita all’interno della struttura già con divise da lavoro; nella stessa data è stato individuato un locale-spogliatoio per il personale dell’assistenza domiciliare con ingresso e uscita entrambi indipendenti al fine di evitare contatti con il personale della RSA.
    È stato istituto inoltre un servizio di comunicazione attraverso videochiamate, telefonate frequenti, invio di foto ecc. curato dal servizio educativo-animativo e successivamente dagli OSS, al fine di mantenere un contatto anche visivo tra gli ospiti e i loro familiari e amici.
    In accordo con il coordinatore dei MMG Dr. Innocenzi e nel rispetto delle indicazioni regionali e nazionali in materia, è stato organizzato l’accesso in turni di visita che coprano tutte le necessità di tutti gli ospiti in modo da limitare le presenze dei MMG nella struttura, favorendo modalità di comunicazione telematica.
  • Dal 16 marzo è stato introdotto il “lavoro agile†(ratificato dal DL 17.3.20) per il personale amministrativo con una articolazione oraria che garantisca la presenza in struttura di almeno un operatore per far fronte alle necessità legate al regolare espletamento dei servizi.
  • A partire dal 19 marzo sono state predisposte e diffuse, in condivisione con la Cooperativa Idealcoop attuale gestore di parte dei servizi assistenziali della RSA, le procedure necessarie per la gestione dell’emergenza Sars-Cov-2 aggiornate sulla base dell’evoluzione della situazione interna alla struttura e delle indicazioni che saranno emanate dalle autorità locali, regionali e nazionali in materia di coronavirus.
  • Dal 23 marzo 2020 sono stati sospesi anche i servizi di fisioterapia, educativo-animativo, podologia, parrucchiere al fine di ridurre il più possibile l’ingresso di soggetti esterni e limitare conseguentemente il rischio di contagio. Inoltre a tutti gli operatori che entrano in servizio viene fatto il check per verificare eventuali sintomi (febbre, tosse, ecc.)
  • Dal giorno 1 aprile 2020, in accordo anche con i MMG operanti in struttura, i nuovi ricoveri sono accettati solo dietro presentazione del referto del tampone orofaringeo avente esito negativo.
  • In data 7 aprile sono stati effettuati i tamponi faringei ai nove pazienti in carico al MMG Dr. Fidanzi e agli infermieri che in occasione del suo ultimo accesso in Rsa avevano avuto contatti stretti con lo stesso. Tutti i tamponi sopra detti hanno avuto esito negativo.

È stato un lavoro particolarmente impegnativo, svolto anche in continua collaborazione con la Usl e con il Comune di Volterra, ma soprattutto portato avanti grazie alla professionalità e alla dedizione degli operatori tutti che in un momento di così particolare difficoltà e delicatezza hanno sempre garantito la propria presenza e soprattutto il rigido rispetto delle indicazioni e precauzioni opportune da tenere anche al di fuori della struttura al fine di ridurre ai minimi termini il rischio del contagio.

È stato particolarmente importante e di ulteriore stimolo anche l’aiuto concreto arrivato dall’esterno, ci riferiamo ai contributi della Fondazione CRV, del Lions Club di Volterra, dello SPI-CGIL, di Altair Chimica, di Isopul di Davide Plano, che nuovamente ringraziamo.

In questi giorni stiamo cominciando a pensare anche noi alla “fase 2†e con la massima cautela cercheremo di riattivare alcuni servizi e a pensare a forme sicure di rapporti tra gli anziani e i loro familiari anche se, come tutti sappiamo, è difficile prevedere se e quando sarà possibile tornare alla piena e completa normalità.